16 maggio 2007

Italia

"Finchè esisteranno frammenti di bellezza, qualcosa si potrá ancora capire del mondo. Via via che spariscono, la mente perde capacitá di afferrare e dominare. Questo grande rottame naufrago col vecchio nome di Italia é ancora, per la sua bellezza residua, un non pallido aiuto alla pensabilitá del mondo."
(Guido Ceronetti, Un viaggio in Italia, 8, Milano, 2004, Einaudi)

2 maggio 2007

Ieri un po' d'influenza mi ha tenuto a casa: me ne sono stato a letto bevendo the ayurveda e sul tardi mi sono fatto una bella sauna che mi ha restituito ai vivi ed una pinta di latte caldo con miele dell'Altaj e cognac armeno. Ieri sera ero quasi tentato di andarmene a lavorare, visto che mi sentivo meglio, ma, in vista del prossimo weekend a Berlino, ho preferito rimanermene un'altra giornata a casa.
Scelta azzeccata. A dispetto delle tepide illusioni della settimana scorsa, oggi freddo e vento scandiscono la giornata, alternando grandine, neve e pioggia.
Me ne sto tutto solo nel mio kimono di seta vietnamita a guardare il parco dietro casa, ora le raffiche di vento schiaffeggiano furiosamente i rami dei pini, ora la neve cade verticalmente e senza grazia tra le betulle, ora una brezza delicata accompagna il respiro delle cose fino alle vibrazioni delle sfere celesti. Una luce modesta e insapore viene a morire sul parquet del mio salone dando riflessi giallastri.