Nell'autunno del 2001 passai un week end di studio con un'amica nella villetta della sua famiglia al Circeo.
A queste latitudini settentrionali il mare non ha carattere. Puó essere bello, anche molto bello, ma é inodore, insapore, non si sente il sale, non si sente lo iodio. Ha l'insipidezza scivolosa di un laghetto qualsiasi. É acqua, non mare. É scipito come le genti sulle cui rive abitano.
Il Mediterraneo é l'esatto opposto del Baltico. Ha carattere, forza, puó sfoggiare machismo sopra le righe o languire in ozi capuani. Per questo suscita in te sempre emozioni, indifferentemente dalla stagione.
Le passeggiate notturne che facemmo sulla spiaggia del Circeo furono il perfetto basso continuo nella tempesta di sentimenti che mi scuoteva; il mare continuamente ghermiva la terra senza poterla portare nelle profonditá dei suoi abissi.
Quel che ricordo chiaramente di quel week end fu quel che non accadde.
Di quei due giorni mi rimane una poesia che non trascriveró e un disegno della mia amica mentre studiava:
Seduta di spalle, senza mostrare il volto, immersa in una luce da cui io, nella penombra, sono escluso.
Passó l'inverno. Fui ammesso ad altre luci.
E in primavera partii per il mio primo soggiorno finlandese.
Il disegno seguente é piú o meno coevo. Rappresenta un paesino a una sessantina di km da Roma dove abbiamo una seconda casa. Mi fu meta di chiuse di studio e di temporanei esili in solitaria meditazione.
A queste latitudini settentrionali il mare non ha carattere. Puó essere bello, anche molto bello, ma é inodore, insapore, non si sente il sale, non si sente lo iodio. Ha l'insipidezza scivolosa di un laghetto qualsiasi. É acqua, non mare. É scipito come le genti sulle cui rive abitano.
Il Mediterraneo é l'esatto opposto del Baltico. Ha carattere, forza, puó sfoggiare machismo sopra le righe o languire in ozi capuani. Per questo suscita in te sempre emozioni, indifferentemente dalla stagione.
Le passeggiate notturne che facemmo sulla spiaggia del Circeo furono il perfetto basso continuo nella tempesta di sentimenti che mi scuoteva; il mare continuamente ghermiva la terra senza poterla portare nelle profonditá dei suoi abissi.
Quel che ricordo chiaramente di quel week end fu quel che non accadde.
Di quei due giorni mi rimane una poesia che non trascriveró e un disegno della mia amica mentre studiava:
Seduta di spalle, senza mostrare il volto, immersa in una luce da cui io, nella penombra, sono escluso.
Passó l'inverno. Fui ammesso ad altre luci.
E in primavera partii per il mio primo soggiorno finlandese.
Il disegno seguente é piú o meno coevo. Rappresenta un paesino a una sessantina di km da Roma dove abbiamo una seconda casa. Mi fu meta di chiuse di studio e di temporanei esili in solitaria meditazione.