26 giugno 2007

Matrimonio a Espoo

Domani matrimonio civile presso il Maistraatti (il Comune) di Espoo alle 15:15.
Piove da stanotte ed é prevista pioggia per tutto il resto della settimana. Temperatura intorno ai 12-13 gradi.
Nel pomeriggio arriveranno da Berlino gli amici di L.: K, A e S. Per qualche giorno saró in minoranza (quattro Russi contro un Italiano!) e mi toccherá l’onore (l’onere) di parlare la lingua di Nabokov.
Venerdí daremo un piccolo party a casa. Saremo circa 20-25 persone. Secondo le tradizioni Italiane e Russe ci sará da mangiare e da bere in quantitá industriali (soprattutto da bere, nel rispetto dei costumi finlandesi). Saremo Italiani, Russi e Finlandesi; ci saranno rappresentanze da Spagna, Austria e Grecia (non mancherá l’Ateniese, con cui andavo a caccia di guai insieme al Cassinese ai gloriosi tempi di Oulu).

11 giugno 2007

Mattina in spiaggia - Mar Tirreno - Infanzia

Camminando all’ombra delle cabine sento sotto i piedi sabbia fresca e umida. Amalgamate alla brezza satura di iodio e al risaccar delle onde, scambio per arie di Bach le canzonette che la radio del bar diffonde a basso volume, prima del chiasso. Le mie dita toccano con piacere legno roso dalla salsedine, la vernice scrostata; l'incuria delle cose. Lo zoccolare del bagnino sui quadrotti di cemento é sfacciato; mi sorprende la sua sicurezza nel camminare sulla sabbia.
Ma presto odore di crema solare. Giá m’inebria il ruggito del sole. Nelle borse di plastica lucida si nascondono tesori di pizzette avvolte in carta unta e bottiglie d’acqua ancora fredda. Cominciano le cerimonie tra vicini d’ombrellone. Si leggono giornali nell’attesa di cimentarsi con le parole crociate. Leggo un romanzo di Verne nell’attesa del bagno. Odorare il libro mi aiuta a sognare avventure.

10 giugno 2007

Il mio addio al celibato finlandese

Appuntamento alle 20:15 a casa di A&S a Otaniemi, a due passi dall'univerità aaltiana.
Si comincia con una cena nel giardinetto condiminiale. Ci sono anche un'amica austriaca e un ragazzo di Pisa. Poco dopo arriva anche C, filosofa della provincia di Forlì (sfortunatamente non vanta origini predappiesi). Mangiamo pasta (fredda) e makkara (tiepidi). Ricevo complimenti per come adagio la senape sul makkara.
La cena all'aperto è animata da una caccia al tesoro. A&S hanno composto undici incantevoli distici rimati sulla vita di coppia (in lingua italiana, ma con forti escursioni nel dialetto umbro). Ad ogni distico è abbinato un oggetto nascosto nel giardinetto.
Tra gli oggetti che ho dissotterrato durante la caccia al tesoro ci sono: un perizoma di gomma mangiabile, un paio di manette con pellicciotto rosa, un paio di occhialoni rosa, una cravatta con un paio di labbroni al posto del nodo, una bandana rosa. Oggetti che ho immediatamente indossato man mano che li trovavo (a parte il perizoma).
Dopo cena siamo andati a ballare al Baker's. Io ero conciato come sopra. Non pago di attirare l'attenzione, ho passato la maggior parte del tempo a sbracciarmi sul cubo (sudando come in sauna: a fine serata ero ridotto in uno stato pietoso, ma con ancora indosso gli irrinunciabili accessori; mi sentivo come un costume di carnevale il Mercoledì delle Ceneri). Al Baker's abbiamo incontrato i ragazzi di C e dell'amica austriaca.
Nonostante le mie amiche A&S si fossero riproposte di farmi bere "a bestia" (toscanismo), sono state loro a sbronzarsi (il giorno dopo ho potuto tranquillamente falciare l'erba del giardino e pulire casa per l'arrivo imminente di L).