Appuntamento alle 20:15 a casa di A&S a Otaniemi, a due passi dall'univerità aaltiana.
Si comincia con una cena nel giardinetto condiminiale.
Ci sono anche un'amica austriaca e un ragazzo di Pisa. Poco dopo arriva
anche C, filosofa della provincia di Forlì (sfortunatamente non vanta
origini predappiesi). Mangiamo pasta (fredda) e makkara (tiepidi).
Ricevo complimenti per come adagio la senape sul makkara.
La cena all'aperto è animata da una caccia al tesoro.
A&S hanno composto undici incantevoli distici rimati sulla vita di
coppia (in lingua italiana, ma con forti escursioni nel dialetto umbro).
Ad ogni distico è abbinato un oggetto nascosto nel giardinetto.
Tra gli oggetti che ho dissotterrato durante la caccia
al tesoro ci sono: un perizoma di gomma mangiabile,
un paio di manette con pellicciotto rosa, un paio di occhialoni rosa,
una cravatta con un paio di labbroni al posto del nodo, una bandana
rosa. Oggetti che ho immediatamente indossato man mano che li trovavo (a
parte il perizoma).
Dopo cena siamo andati a ballare al Baker's. Io ero
conciato come sopra. Non pago di attirare l'attenzione, ho passato la
maggior parte del tempo a sbracciarmi sul cubo (sudando come in sauna: a
fine serata ero ridotto in uno stato pietoso, ma con ancora indosso gli
irrinunciabili accessori; mi sentivo come un costume di carnevale il
Mercoledì delle Ceneri). Al Baker's abbiamo incontrato i ragazzi di C e
dell'amica austriaca.
Nonostante le mie amiche A&S si fossero riproposte
di farmi bere "a bestia" (toscanismo), sono state loro a sbronzarsi (il
giorno dopo ho potuto tranquillamente falciare l'erba del giardino e
pulire casa per l'arrivo imminente di L).