Perché
non cogliere l'occasione del Primo Maggio per una bella gita fuori
porta? (soprattutto in considerazione del fatto che non abbiamo fatto
scampagnata alcuna a Pasquetta e che non abbiamo goduto del comandato abbacchio alla scottadito con canoniche patate al forno a
Pasqua).
Perché non cogliere, dunque, l'occasione del Primo Maggio per un parziale risarcimento per tradizioni non celebrate?
Perché non andarsene un paio di giorni a Tallinn? (ci si arriva con un'ora e mezzo di catamarano) Perché non poltrirsela in vasche bullicanti, saune e bagni turchi? (circondati da bambini russi che sguazzano onnipotenti nell'acqua, belle madri russe che cercano il getto piú rilassante e padri russi che spizzano lo spizzabile con affettata indifferenza; fossero stati Finni, sarebbero rimasti il pomeriggio a fissare accigliati il loro boccale di birra) Perché non concedersi massaggi e trattamenti vari, inclusa chiacchiera in Russo con la parrucchiera? E dopo, affamati e assetati, non sentirsi meritevoli di un bel bisteccone con patate e birra scura? E per finire un piattone di Kaiserschmarrn (un frittellone con prugne spezzettato e affogato nel puré di mele), incluso sfoggio di Tedesco con il donnone bavarese che ci serviva? E, di nuovo, a pranzo (verso le 5, ché la robusta colazione ci negava l'appetito) un'altra succulenta bistecca al vino con patatone arrosto? E infatti non ci siamo fatti mancare niente di tutto questo! Abbiamo evitato il piú possibile le mandrie di turisti, quest'anno Tedeschi e Svedesi (con questi ultimi che mi sono sembrati un po' coglioni); l'anno scorso solo Inglesi (di solito maleducati). Non mancano i turisti russi, ma ci stanno simpatici (o sono della serie "spettinati & vestiti come capita" o della serie "fashion victims con quell'aria sopra le righe un po' partenopea") e non li evitiamo. Né mancano i turisti finlandesi, ma non evitiamo nemmeno questi, chè sono inevitabili, come la Nemesi. Allego alcune foto fatte dalla nostra camera (16esimo piano).
Sul traghetto, al ritorno, son capitato
seduto alle spalle di due giovani donne italiane; presumo turiste a Hki
che hanno fatto una scappata a Tallinn, vestite coi piumini invernali,
una piú nana dell'altra.
Ho ascoltato involontariamente la conversazione telefonica di una di queste con... indovinate un po' con chi?
Ma con la mamma! Con chi?
La tipa (la piú nana delle due) descriveva
con parole di soddisfazione Tallinn alla mammina, solo si aspettava piú
negozi (evidentemente non ha considerato negozi le rivendite di alcool,
che forse per numero sono seconde solo alle birrerie).
Per concludere cito dal menú del nostro albergo (di cui per pietá taccio il nome):
PENNE CARBONARA
sun dried tomatoes, peas, smoked ham, garlic cream sauce
(non traduco per la suddetta pietá).
Perché non cogliere, dunque, l'occasione del Primo Maggio per un parziale risarcimento per tradizioni non celebrate?
Perché non andarsene un paio di giorni a Tallinn? (ci si arriva con un'ora e mezzo di catamarano) Perché non poltrirsela in vasche bullicanti, saune e bagni turchi? (circondati da bambini russi che sguazzano onnipotenti nell'acqua, belle madri russe che cercano il getto piú rilassante e padri russi che spizzano lo spizzabile con affettata indifferenza; fossero stati Finni, sarebbero rimasti il pomeriggio a fissare accigliati il loro boccale di birra) Perché non concedersi massaggi e trattamenti vari, inclusa chiacchiera in Russo con la parrucchiera? E dopo, affamati e assetati, non sentirsi meritevoli di un bel bisteccone con patate e birra scura? E per finire un piattone di Kaiserschmarrn (un frittellone con prugne spezzettato e affogato nel puré di mele), incluso sfoggio di Tedesco con il donnone bavarese che ci serviva? E, di nuovo, a pranzo (verso le 5, ché la robusta colazione ci negava l'appetito) un'altra succulenta bistecca al vino con patatone arrosto? E infatti non ci siamo fatti mancare niente di tutto questo! Abbiamo evitato il piú possibile le mandrie di turisti, quest'anno Tedeschi e Svedesi (con questi ultimi che mi sono sembrati un po' coglioni); l'anno scorso solo Inglesi (di solito maleducati). Non mancano i turisti russi, ma ci stanno simpatici (o sono della serie "spettinati & vestiti come capita" o della serie "fashion victims con quell'aria sopra le righe un po' partenopea") e non li evitiamo. Né mancano i turisti finlandesi, ma non evitiamo nemmeno questi, chè sono inevitabili, come la Nemesi. Allego alcune foto fatte dalla nostra camera (16esimo piano).
Sul traghetto, al ritorno, son capitato
seduto alle spalle di due giovani donne italiane; presumo turiste a Hki
che hanno fatto una scappata a Tallinn, vestite coi piumini invernali,
una piú nana dell'altra.
Ho ascoltato involontariamente la conversazione telefonica di una di queste con... indovinate un po' con chi?
Ma con la mamma! Con chi?
La tipa (la piú nana delle due) descriveva
con parole di soddisfazione Tallinn alla mammina, solo si aspettava piú
negozi (evidentemente non ha considerato negozi le rivendite di alcool,
che forse per numero sono seconde solo alle birrerie).
Per concludere cito dal menú del nostro albergo (di cui per pietá taccio il nome):PENNE CARBONARA
sun dried tomatoes, peas, smoked ham, garlic cream sauce
(non traduco per la suddetta pietá).
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