21 novembre 2009

L'arte del saper ascoltare - 1

Approfitto del santo (e spero perdurante) sonno della bimba.

Anni fa, a una festa a Hki in casa d'Italiani, conobbi un tale, Ligure se non erro, dottorato in Fisica e impiegato presso l'Istituto meteorologico finlandese (o come diavolo si chiama).
Credo di essere in generale un ottimo compagno di chiacchiera, nel senso che lascio la gente parlare perché so ascoltare e mi piace ascoltare; spesso assumo volutamente un ruolo passivo nella conversazione per dar modo al mio interlocutore di sentirsi piú forte e sicuro e lasciarsi andare a ruota libera, fino a sbrodolarsi e rendersi ridicolo se necessario (talvolta, quanto il mio interlocutore é timido, ottengo lo stesso con un paio di domande a bruciapelo; talvolta invece nisba).
Lasciai parlare il Ligure perché fin da subito mi pareva personaggio pieno di sé e quindi potenzialmente gravido di baggianate, fesserie e meschineria. Non mi sbagliavo.
All'inizio, saputo che ero ingegnere e stimandomi uno sfigato insignificante, inizió a fare ironia proprio sulla professione dell'ingegnere, paragonandolo ad un'instancabile formichina tutta presa dalle sue semplici e innumerevoli formulette, mentre lui, PhD in Fisica, mandava palloni per le nuvole e si districava tra complessi algoritmi (sottintendendoli incomprensibili a noi ingegneri). Questo cocktail di presupponenza, pregiudizio e cattivo gusto mi deliziava.
Sorrisi come per dargli ragione e lui ne trasse coraggio per continuare a vantare la sua superioritá intellettuale.
Alla fine della conversazione, a statuire che la sua non era una vita, ma una missione o a enunciare persino la sua superioritá morale (fate voi), mi confessó che viveva in un monolocale di 20 mq a Ruoholahti (un alienante quartiere sorto tra il porto occidentale e il centro), che durante il fine settimana l'angustia dello spazio lo soffocava e che era costretto a uscire pure se fuori faceva -20.
Sorrisi ancora, come per dargli conforto. Io giá allora vivevo in questa casetta di 90 mq con sauna e giardinetto e immersa nel verde.

Prossima puntata: le mie conversazioni cor Pinta.

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