Oggi ho letto un articolo sull'edizione online del Corriere. L'articolo parlava di nuovi etimi (un centinaio) entrati ufficialmente nell'Inglese d'America. Tra gli altri c'è il nostrano prosecco. Una parola su tutte mi ha incuriosito: mondegreen.
Mondegreen è un errore di interpretazione o comprensione nell'ascolto di una brano di prosa o poesia recitato o di una canzone, errore che però non confligge con quanto ascoltato, anzi, ci sta a pennello.
La scrittrice americana Sylvia Wright, da bambina, amava ascoltare la madre leggerle una ballata scozzese, The bonny Earl of Murray.
La prima quartina recita:
Mondegreen è un errore di interpretazione o comprensione nell'ascolto di una brano di prosa o poesia recitato o di una canzone, errore che però non confligge con quanto ascoltato, anzi, ci sta a pennello.
La scrittrice americana Sylvia Wright, da bambina, amava ascoltare la madre leggerle una ballata scozzese, The bonny Earl of Murray.
La prima quartina recita:
Ye Highlands and ye Lawlands,
Oh! Where ha'e ye been:
They ha'e slain the Earl of Murray,
And they laid him on the Green.
(Voi Highlands e voi Lawlands,
Oh, dove eravate?
Hanno ammazzato il conte di Murray
e l'hanno lasciato sul prato)
Ma Sylvia Wright capiva:
They ha'e slain the Earl of Murray,
And Lady Mondegreen.
(hanno ammazzato il conte di Murray
e lady Mondegreen).
Si può notare che l'errore di comprensione non scombina il senso della frase, ma ne trova un altro. Cose come queste avrebbero mandato in brodo di giuggiolo Borges.
Nel mio piccolo vorrei citare due mondegreens, una mia e una di L.
Ero con mio fratello alla Messa di Natale dalle Missionarie della Carità nella loro casa al Celio; la cappellina è spoglia e senza fronzoli, c'è solo un crocifisso con la scritta I thirsty, un piccolo altare e tappeti su cui sedere. L'invito delle suore di Madre Teresa è per noi motivo di orgoglio perchè è riservato ai collaboratori più stretti. La lingua ufficiale dell'ordine è l'Inglese e le suore comunicano tra di loro esclusivamente in Inglese, onde anche la Messa è in Inglese.
Non è molto difficile da capire l'Inglese liturgico (per esempio si usa shall al posto di will, thou al posto di you e thy al posto di your), ma molto dipende dalla pronuncia di chi dice Messa. Di solito c'è un vecchio prete americano, un arzillo nonnetto, ma una volta abbiamo beccato un prete irlandese (presumo), azzimatissimo e INCOMPRENSIBILE. Per tutta la Messa ha parlato del Senegal, ogni 30 secondi nominava il Senegal; mio fratello ed io ci guardavamo a occhioni sgranati.
Solo dopo qualche giorno di tortura mentale ho capito che quel Senegal altri non era che un distortissimo Son of God!
La mondegreen di L. risale alla sua infanzia.
Da bambina imparó una canzone di Sofia Rotaru (una cantante ucraina degli anni '80), Аист на крыше (La cicogna sul tetto); ecco il testo:
Люди, прошу я,
Потише, потише,
Войны пусть сгинут во мгле.
Аист на крыше,
Аист на крыше,
Мир на земле.
(Gente, vi prego,
fate più piano, più piano,
lasciate scomparire le guerre nell'oscurità.
La cicogna sul tetto,
la cicogna sul tetto,
pace in terra)
Ma L. capiva il terzo verso:
Войны пусть сгинут в омлет
(lasciate scomparire le guerre nella frittata)
per omofonica similitudine tra va mgliè (nell'oscurità) e v amlièt (nella frittata).
Nessun commento:
Posta un commento