4 febbraio 2009

Il centauro

Quando per qualche motivo durante il giorno esco dall'ufficio, spesso trovo all'ingresso di un supermercato un Russo che muove dei burattini al ritmo di rock russo (suonato da uno stereetto scassato).
Un osservatore superficiale penserebbe che i burattini danzino, ma a guardare bene il Russo non fa altro che muoverli su e giú. Lo strepito struggente del rock non fa scopa con lo sguardo assente del burattinaio, perso in chissá quali atarassici mondi, peró fa scopa con la sua aria sdrucita da centauro alto e possente, e soprattutto maledetto. Merito di vecchia bandana, barbone nero e giubbottaccio di pelle.
Peccato che non dia l'idea di avere nemmeno una bicicletta.
Qualche mattina presto, l'ho visto in compagnia di una donna minuta, secchettina; anche lei con l'aria di averne passate tante. Mi sembrava sbronza. E lui l'aiutava ad andare piano piano.
Stamattina dalla finestra invece ho visto lui passare sbronzo e traballante, sorretto da lei.

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