Ho fatto un paio di disegni durante il w/e a Tallinn.
Il primo rappresenta un'Estone di mezz'etá curiosamente addormentata a bocca aperta su uno dei ponti (coperti) del traghetto: un incrocio tra l'urlo di Munch e una statua di Bomarzo.
Il secondo disegno é un tentativo di raffigurare uno scorcio del centro storico di Tallinn (una strada chiamata Pikk), tutto viuzze tortuose, spioventi, finestroni e abbaini. Ma la giornata non era delle migliori per il gran vento che tirava (non era un granché piacevole sedere all'aperto), né gradivo la compagnia di un gruppo di Brits che sedeva al tavolino accanto (troppo rumorosi, banali all'ennesimo grado e soprattutto non hanno degnato di un sorriso la bella cameriera estone tutta riccioli d'oro e occhioni azzurri, ma, con un provincialismo che gli esterofili italiani non vedono mai, hanno controllato con zelo contabile voce per voce il conto - alla faccia della sterlina che la corona estone se la magna e se la ricaca).
Avevo solo una penna a sfera blu.
Il primo rappresenta un'Estone di mezz'etá curiosamente addormentata a bocca aperta su uno dei ponti (coperti) del traghetto: un incrocio tra l'urlo di Munch e una statua di Bomarzo.
Il secondo disegno é un tentativo di raffigurare uno scorcio del centro storico di Tallinn (una strada chiamata Pikk), tutto viuzze tortuose, spioventi, finestroni e abbaini. Ma la giornata non era delle migliori per il gran vento che tirava (non era un granché piacevole sedere all'aperto), né gradivo la compagnia di un gruppo di Brits che sedeva al tavolino accanto (troppo rumorosi, banali all'ennesimo grado e soprattutto non hanno degnato di un sorriso la bella cameriera estone tutta riccioli d'oro e occhioni azzurri, ma, con un provincialismo che gli esterofili italiani non vedono mai, hanno controllato con zelo contabile voce per voce il conto - alla faccia della sterlina che la corona estone se la magna e se la ricaca).
Avevo solo una penna a sfera blu.
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