22 giugno 2008

Weekend a Tallinn - 1

Ci siamo concessi un weekend a Tallinn in uno spa hotel, il Kalev SPA. Praticamente una piscina da 50m (con aquapark, wellness center e beauty center) con un hotel intorno.
L'hotel è concepito per i gusti dei turisti finlandesi, cosa che si può riscontrare ad esempio nel buffet che offre pietanze finlandesi (da notare che gli Estoni cucinano il cibo finlandese meglio dei Finlandesi stessi).
L'aquapark è nuovo e ben fatto. Wellness center e beauty center anche.
Il servizio è estone. Forse un misto tra la rude semplicità finlandese e spartana semplicitá sovietica.
Non sapevo mai che lingua usare, se fare uno sforzo in Finlandese o sfoggiare un po' di Russo; l'Inglese lo parlano generalmente in una maniera incomprensibile.
Di Tallinn non abbiamo visto praticamente niente: siamo arrivati il Venerdì sera tardi e stanchissimi, Sabato l'abbiamo passato a dormire, a vagare di jacuzzi in jacuzzi e a farci massaggiare. Siamo usciti solo la sera per andare a mangiare un boccone. Pioveva, i Russi (indigeni e turisti) erano elettrizzati per l'imminente match Olanda-Russia e, dopo trasognato vagare sotto la pioggia durante la notte bianca, siamo entrati al Peppersack,
un ristorante di ispirazione tedesco-medievale (che ci ha ricordato vagamente un ristorante di Amburgo dove siamo stati l'anno scorso): buon cibo (io ho preso maiale alla griglia con salsa di funghi e insalata di cavolo marinato e cetrioli sottaceto, L. salmone al forno con riso).
Ottima la birra estone (sinceramente non è difficile fare meglio di quella finlandese): ho apprezzato l'A. le Coq scura.
Oggi avevamo ancora dei trattamenti nel wellness e beauty center e c'è scappata solo una passeggiatina per il centro. Tutto sommato Tallinn è carina come qualsiasi città di provincia in Europa.
Ho notato che i Finlandesi si trasformano appena mettono piede sul suolo estone: assumono l'atteggiamento arrogante tipico del dominatore coloniale (con l'unico intento di sbronzarsi come galli cedroni). Non credo di allontanarmi troppo dal vero nell'affermare che i Finlandesi si sentano in diritto di aspettarsi che gli Estoni gli debbano baciare il culo perchè vanno a spendere il loro superfluo a Tallinn. La loro (presunta) maggiore ricchezza e l'odio che provano per gli Estoni li portano ad aspettarsi questo. Nota bene: gli Estoni sono solo al terzo posto nella lista dell'odio: al primo ci sono i Russi e di gran lunga staccati gli Svedesi).
Tra i Russi vige lo stereotipo dell'Estone lento (nel parlare, nel pensare e nell'agire). Devo dire che il senso di questo stereotipo mi sfuggiva, perchè già i Finlandesi mi parevano lenti, ma gli Estoni lo sono ancora di più! Incredibile.

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